Gemme e Tempesta
teatro – storie – incontri
Photo: Tanztheater Wuppertal Pina Bausch – Der Fensterputzer
Novembre 2015 / Febbraio 2016
Serra Lorenzini – Via dei Missaglia, 44 – Milano
“Qui è passata una gemma o una tempesta, una donna avida di dire disse cose notturne e delicate” Alda Merini
Noi – dice Helen Cixous – andiamo a teatro altrettanto raramente che al nostro cuore ed è di andare al cuore, il nostro e quello delle cose che sentiamo la mancanza. Il teatro è necessario perché ci permette di vivere ciò che nessun “genere” ci permette: la difficoltà che abbiamo di essere umani.
Cerchiamo un tempo per coltivare incontri. Un tempo strappato al tempo, il tempo del teatro. Ci mettiamo in ascolto. Il mondo si rivela, la vita ha tempeste improvvise, noi ci ammacchiamo, siamo fragili, ma testardi cerchiamo bellezza nel buio. Annaffiamo bulbi che non accettano definizioni, coltiviamo parole e gesti di chi sta nella schiera dei non riconciliati, dei risvegliati, di chi ha inciampato nella vita e si ritrova nelle storie.
Sognamo un teatro per tutti. Un giardino di parole che corrono fra noi e gli altri, spuntano nella scuola, si fanno gemma dentro una casa, un centro anziani, una piazza.
Vi aspettiamo per gettare occhi dentro ciò che non sappiamo dire, se non insieme.
Monica Morini – direttrice artistica
domenica 15 novembre ore 18.30
Antonella Questa
VECCHIA SARAI TU
Premio Museo Cervi Teatro per la Memoria – Premio Calandra miglior spettacolo, regia e interprete
di Antonella Questa e Francesco Brandi, regia Francesco Brandi
Una vecchia di ottant’anni si ritrova all’ospizio contro la propria volontà. Una caduta, qualche giorno in ospedale, il figlio lontano, una nuora avida, la nipote che non ha mai tempo, quindi la soluzione migliore per tutti è la casa di riposo. Per tutti tranne che per lei. Come tornare allora a casa, davanti al suo mare? Ritrovare le amiche di sempre per fare quattro chiacchiere il pomeriggio? Rivedere Carmè, l’amico d’infanzia, e finire la vita dove l’ha sempre vissuta? Scappare è l’unica soluzione, costi quel che costi. Un viaggio alla scoperta di come oggi le donne vivono la loro età e l’avanzare inesorabile del tempo: chi rifiuta di invecchiare per sentirsi ancora “giovane”, chi da vecchia subisce la tirannia di “invecchiare bene” e chi giovane lo è davvero, ma si sente già vecchia. Una bravissima Antonella Questa porta in scena uno spettacolo per esorcizzare la paura di invecchiare e ricordarsi che “vecchia”… lo sarai anche tu!
domenica 22 novembre ore 18.30
Mariangela Gualtieri
BELLO MONDO
rito sonoro di e con Mariangela Gualtieri con la guida di Cesare Ronconi
produzione Teatro Valdoca
In Bello Mondo cucio versi tratti da tutti i miei libri, a partire da Le giovani parole fresco di stampa, a ritroso fino a Fuoco Centrale, in un rito sonoro che ha una precisa partitura ritmica. La natura e le potenze arcaiche della natura sono in primo piano, con un io in ascolto delle minime venature di suono, con un tu al quale vengono rivolte parole d’amore che si fondono col largo di tutti i mondi. Accanto a questo lirismo si osa a tratti un noi accorato, straziato, rotto o severo, esortativo, secondo lo spirito epico delle più vive opere del Teatro Valdoca. In questo nuovo rito sonoro continuo il mio cammino dentro l’energia orale/aurale della poesia, nella certezza che essa sia un’antica, attuale via alla comprensione e compassione del mondo.
Mariangela Gualtieri
domenica 13 dicembre ore 18.30
Teatro dell’Orsa
QUESTO E’ IL MIO NOME
con i richiedenti asilo e rifugiati
Ogochukwu Aninye, Mamoudou Camara
Djibril Cheickna Dembélé, Ousmane Coulibaly
Ezekiel Ebhodaghe, Mouaz Keita Mandjou,
Baye Niase, Lamin Singhateh
e il mediatore culturale Abdoulaye Conde
collaborazione Annamaria Gozzi
luci Lucia Manghi
ideazione e regia Monica Morini e Bernardino Bonzani
Una finestra aperta su storie invisibili, un orecchio rovesciato su un canto che attraversa i mari e i deserti, uno spazio e un tempo per lasciare un segno. Da Senegal, Costa d’Avorio, Guinea, Mali, Nigeria, Gambia, sul palco si srotolano le orme di Odissei in viaggio. Storie incise nella polvere e nella carne, scintille di memoria, passi protesi in avanti e occhi che guardano indietro. “Non dimenticare di portare scarpe buone per il viaggio. Non dimenticare i bambini. Non dimenticare il mio nome.”
Il progetto teatrale si inserisce nei programmi di intervento per l’accoglienza di richiedenti asilo e rifugiati a Reggio Emilia. Il teatro assume una dimensione sociale, di cura della persona, oltre che di trasmissione della cultura. Giovani migranti dell’Africa sub sahariana si mettono alla prova sul palco di un teatro, sono portatori di saperi, storie e cultura di un mondo che inesorabilmente si avvicina verso l’Europa. Ci rivelano sguardi e prospettive che non possiamo conoscere se non incontrandoli, mettendoci in ascolto. Energia, slancio vitale, speranze di futuro che meritano di essere ri-conosciute, senza smorzarsi sopite nelle attese di un respingimento, di un diniego. Arrivati con niente portano tutto sé stessi, ci arricchiscono di nuove parole, suoni, idee, cuore, braccia e gambe. Ci aiutano a ricordare la dignità di ogni persona.
domenica 10 gennaio ore 18.30
Compagnia Carullo-Minasi
DUE PASSI SONO
spettacolo vincitore Premio Scenario per Ustica 2011, Premio In-Box 2012, Premio T. Pomodoro 2013
regia, testi ed interpretazione di Giuseppe Carullo e Cristiana Minasi, scene e costumi Cinzia Muscolino, disegno luci Roberto Bonaventura, aiuto regia Roberto Bitto
Due piccoli esseri umani, un uomo e una donna dalle fattezze ridotte, si ritrovano sul grande palco dell’esistenza, nascosti nel loro mistero di vita che li riduce dentro uno spazio sempre più stretto, dall’arredamento essenziale, stranamente deforme, alla stregua dell’immaginario dei bimbi in fase febbricitante. Attraversano le sezioni della loro tenera e terribile, goffa e grottesca vita/giornata condivisa. Sembrano essere chiusi in una scatoletta di metallo, asettica e sorda alle bellezze di cui sono potenziali portatori, ma un “balzo” – nonostante le gambe molli – aprirà la custodia del loro carillon. Fuoriescono vivendo il sogno della vera vita da cui non è più necessario sfuggire, ma solo vivere, con la grazia e l’incanto di chi ha imparato ad amare la fame, la malattia, i limiti dello stare. Immagine-cripta sacra, surreale e festosa, quella del loro matrimonio, dove come in una giostra di suoni, colori e coriandoli, finiranno per scambiarsi meravigliosi propositi di poesia.
“Vogliamo, tra le righe della poesia farci portavoce di una generazione presa dai tarli cui è preclusa la possibilità di realizzare, con onestà e senza compromessi, le proprie ambizioni. Sentiamo pesante l’immortalità della tragica favola di Romeo e Giulietta lì dove nulla di vivo resta se non i vecchi, la cui faida e il cui egoismo, non il caso, hanno ucciso i giovani. Romeo e Giulietta potranno finalmente stare insieme ma solo nella cripta, col loro amore per l’eternità nelle statue d’oro che i carnefici eleveranno a ricordo. Abbiamo voglia di sfidare il mito e celebrare il lieto fine nella vita, o quantomeno nella speranza della stessa, e non nella morte avendo avuto la paradossale e sacrale fortuna di toccarla in vita. Così tra le piccole e grandi, tra le giustificate e ingiustificate, paure di questo percorso di conoscenza chiamato vita, per gioco e incanto, ci si abbandona al sonno vero del sogno lì dove nasce la nuova Bianca vita, progenie che darà continuità al piccolo amore, sempre custodito in ogni cuore.” Carullo-Minasi
domenica 7 febbraio
ore 18.30
Garlaschelli & Sarchi
SEX AND DISABLED PEOPLE reading teatrale
testi di Barbara Garlaschelli & Alessandra Sarchi, musiche di Luca Garlaschelli
voci narranti Viviana Gabrini, Barbara Garlaschelli e Alessandra Sarchi
annotazioni di regia Luciana Littizzetto con Leandro Agostini
Sex & disabled people è nato per gioco su Facebook con le lezioni comiche sul sesso tra persone disabili e non, raccontate dalla scrittrice Barbara Garlaschelli e che hanno avuto un successo inaspettato arrivando a suscitare l’interesse, tra gli altri media, del Corriere della Sera. Alle lezioni si è aggiunto il controcanto poetico e profondo della scrittrice Alessandra Sarchi e la musica dal vivo di Luca Garlaschelli.
Il reading ha come tema il sesso e la disabilità. Argomento importante che coinvolge non solo i disabili ma tutta la collettività. Trattato spesso come un tabù, affrontato o da un punto di vista “tecnico” e medico, oppure come un “problema” che coinvolge anche la morale, in Sex & disabile people il punto di vista è invece quello comico, ironico, dissacrante e poetico di due scrittrici disabili. Perché si può e si deve parlare di sesso e disabilità anche con il sorriso sulle labbra.
Per tutti gli spettacoli l’ingresso è gratuito
I Posti sono limitati, è consigliata la prenotazione
http://www.ipercorsicoop.org/?page_id=2542
L’iniziativa fa parte della Campagna di Raccolta Fondi per i centri PitSop e Ciak2 per persone con disabilità acquisite della Cooperativa Sociale I Percorsi ONLUS. Per informazioni:
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